La rosa canina
Il suo nome deriva dal greco, “rovo dei cani” perchè pare che i greci usassero la sua radice per curare i morsi dei cani rabbiosi. Sono molte le varietà di piante “non convenzionali” che ospito nel mio terreno. Devo dire che ognuna, quest’anno, per utilizzi diversi, mi ha dato grandi soddisfazioni.
Oggi, condivido con voi le conoscenze, e alcuni utilizzi della rosa canina. Molte le proprietà dei diversi componenti di questa pianta, tra queste, le proprietà antinfiammatorie (azione cortison-like, data principalmente dalle gemme e dai giovani getti), i petali, tonificanti e rinfrescanti, (le bacche o “cinorrodi”) lassative e vitaminiche.
Ho iniziato quindi le mie preparazioni a primavera, con la raccolta di gemme e giovani getti che ho messo in infusione con le opportune percentuali di alcool e glicerina vegetale per preparare il gemmoderivato (foto) .
I petali, raccolti durante l’estate, sono serviti a preparare l’idrolato di rosa utile per bilanciare il ph della pelle, restringere i pori, tonificare e rinfrescare la pelle del viso, ridurre irritazioni e rossori.
Inoltre, i petali di questa rosa, uniti a quelli della “rosa rugosa” hanno dato vita al rosolio, un delizioso liquore a base di Brandy e di vino bianco.
Ma, arriviamo alla stagione più interessante per la raccolta dei preziosi cinorrodi. Mediante infusione nell’alcool a 60° ho preparato la tintura madre (T.M.) La utilizzo per lenire infiammazioni varie delle vie aeree, tosse, raffreddore, tonsillite…
E adesso, vorrei condividere con voi la produzione di un prodotto ideale per contrastare i malanni di stagione, grazie all’alto contenuto di vit. C dei cinorrodi (pensate che 100 gr di rosa canina contengono più vit. C di 1,5 kg di limoni. La vitamina C stimola la produzione di collagene che rafforza la cartilagine e migliora la circolazione.
MIELE ALLA ROSA CANINA
Raccogliere le bacche nel mese di novembre, meglio se dopo la prima gelata. Tagliare la punta, dove una volta erano inseriti i petali, inciderla per il lungo, aprirla, eliminare tutti i semini e la loro peluria. I semi rappresentano circa il 35% del peso della bacca. Tritare la polpa con un mixer, pesarla, quindi aggiungere miele, in quantità doppia rispetto al peso della polpa. Mescolare per far amalgamare bene il composto e versare nei vasetti. Consumarne un cucchiaino al giorno. Secondo me è davvero buonissima.
Pensate che della rosa canina non si butta niente ed anche i semini privati dei peli ed opportunamente puliti, possono essere utilizzati. Hanno proprietà vitaminizzanti e diuretiche, funzionano bene anche nella diarrea dei lattanti. Vanno fatti bollire lentamente per 5 minuti, filtrati, bevendo 3-4 tazzine al giorno. Per un effetto più accentuato, far bollire fino a ridurre a metà il volume dell’acqua.
Ed infine….una piccola coccola: rosa canina al cioccolato extra fondente. Eh?….
Naturalmente la bacca va pulita per bene, eliminando semi e peluria e mantenendo il picciolo. Si intinge nel cioccolato extra fondente sciolto a bagnomaria. Il cacao contenuto nel cioccolato extra fondente con i suoi flavonoidi antiossidanti rafforza il sistema immunitario. Ed ecco quindi che si riducono i livelli di colesterolo, si instaurano, sia un effetto protettivo sul sistema cardiovascolare, che anti-age.
Spero che questo mio piccolo contributo sia di aiuto anche a voi per apprezzare questa pianta fantastica, un po’ … spinosa, è vero, ma bella e buona! D’altra parte anche il proverbio dice: “Non c’è rosa senza spine”!